Come si può riuscire a trasformare il genius loci di un paesaggio e di un luogo in un‘architettura in sintonia con ogni specifica situazione? A questa domanda daranno una risposta un panel di massimi esperti del settore in occasione del convegno “RICOSTRUIRE?! Albergatori e architetti alla ricerca di nuove strade” in programma il 24 ottobre alle 14.00 in occasione di Hotel, fiera specializzata per hotellerie e ristorazione che si svolgerà a Fiera Bolzano dal 24 al 27 ottobre prossimi.
“Occorre comprendere il compito dell’architettura, vale a dire non solo soddisfare in modo ottimale gli specifici requisiti funzionali di una costruzione, ma anche considerare l’ambiente, il luogo e il paesaggio. Chi pensa soltanto a tradurre in pratica le proprie idee formali, non raggiunge l’obiettivo di identità con il luogo” , dice Alexander Wetzig, urbanista che aprirà come primo relatore il convegno e che ci ha anticipato qualche pillola interessante nel corso di una intervista.
Domanda. Che cos’è dunque che contraddistingue l’architettura autentica e quali esempi ci può fare a questo proposito per gli edifici a uso alberghiero?
Risposta. “L’architettura autentica si basa sul luogo in cui deve sorgere un edificio, tiene conto delle caratteristiche storiche e topografiche nonché del contesto culturale della località e delle zone vicine. A tale scopo correla i nuovi programmi di utilizzo e realizzazione. Nella storia dell’edilizia alberghiera nell’area alpina, a mio parere, vanno citati a titolo esemplificativo strutture come il Grand Hotel Lago di Braies dell’architetto viennese Otto Schmidt, costruito verso la fine dell’800, la piccola pensione Hotel Briol di Hubert Lanziger o il Seehotel Ambach di Otmar Barth sul Lago di Caldaro. Ce ne sarebbero anche altri da citare, come il buon esempio dell’Hotel Post a Bezau nel Bregenzerwald”.
D. L’obiettivo del convegno è convincere gli albergatori e gli operatori del settore turistico che una buona architettura rappresenta un valore aggiunto. Quali argomentazioni potrebbe fornire a sostegno di questa tesi?
R. “Il letto può essere morbido, il buffet ricco, il programma delle serate folkloristiche suggestivo, ma unendo singoli ingredienti di per sé buoni non si ottiene un’offerta complessiva convincente, per la quale è invece necessario un ambiente architettonico coerente, che riunisca tutte le attività. Dal punto di vista dell’ospite è importante offrirgli temporaneamente una sensazione di benessere nei giorni e nelle settimane più belle dell’anno“.
D. Potrebbe indicare, a livello politico, come possa essere realizzato tutto ciò e come possa essere promossa un’architettura in grado di offrire un’identità?
R. “Innanzitutto serve la volontà politica delle parti responsabili, soggetti pubblici e privati – da parte degli investitori, cioè gli imprenditori, e da parte dei comuni. Ciò significa che si deve volere e puntare alla qualità, con la definizione di chiari obiettivi in tal senso. Di mezzi e strumenti ce ne sono a sufficienza, ad esempio metodi di progettazione alternativi; manca semplicemente la volontà di imposizione“.