Il 24% degli imprenditori e amministratori delegati delle imprese non sa ancora nulla sulla Riforma del mercato del lavoro approvata il 18 luglio scorso. E’ uno dei dati emersi da una ricerca presentata oggi a Milano da Gi Group in occasione della presentazione del roadshow partito oggi e che domani 25 settembre farà la sua seconda tappa a Pescara per illustrare alle imprese il suo contenuto. www.gigroup.it/roadshow-riforma. Il tour farà tappa in 12 città italiane con l’obiettivo di incontrare coloro che in azienda dovranno applicarla, a partire dagli HR manager. L’intento è quello di aiutare le aziende a capire come gestire al meglio la flessibilità sia in un’ottica di breve, rispondendo alle domande più immediate, sia in un’ottica di visione nel lungo periodo. Alla presentazione erano presenti fra gli altri Pietro Ichino, che ha trattato il tema della flessibilità in uscita dalla aziende e Giuliano Cazzola che è intervenuto sulla flessibilità in entrata. “Tra tutte le novità della Riforma la somministrazione emerge come un approdo sicuro in termini di buona flessibilità tutelata e non precarizzante, sia per i lavoratori che per le aziende”, ha commentato Stefano Colli-Lanzi ( nella foto) , ceo di Gi Group. “L’irrigidimento delle norme sulle condizioni contributive e di reiterazione per il contratto a tempo determinato e la stretta sulle forme di flessibilità spuria (Partite IVA e Co.Co.Pro), rendono la somministrazione giustamente vantaggiosa in termini di efficienza e tutela, consentendo di evolvere verso un sistema flessibile e sicuro al tempo stesso”. All’interno dei singoli appuntamenti faranno da guida i dati dell’Instant Survey realizzata tra luglio e agosto 2012 da Gi Group in collaborazione con OD&M Consulting su 1.900 interviste realizzate in tutta Italia per capire il livello attuale di conoscenza della Riforma. A parte un 15% che non si è ancora informato (tra cui il 24,5% di Imprenditori/Ad, l’indagine rileva che finora la principale fonte di informazione sui contenuti della Riforma per gli intervistati è stata la stampa quotidiana (58%), seguita da internet (35%) e da materiale informativo redatto e divulgato da soggetti riconosciuti, come istituti di ricerca, associazioni datoriali, sindacati, etc (33%). Dall’indagine è emerso che i primi 5 temi che la maggior parte dei rispondenti ritiene avranno le conseguenze maggiori sulla gestione delle persone in azienda sono:
- il contratto a tempo determinato (l’89% dei rispondenti lo indica fra i primi 5 temi rilevanti)
Da segnalare tra le principali novità della Riforma per questo contratto l’aggravio contributivo relativo all’ASPI, l’allungamento temporale per la sua reiterazione e il conteggio dei periodi in somministrazione nell’ambito dei 36 mesi di limite di durata.
- l’apprendistato (il 52,3% dei rispondenti lo indica fra i primi 5 temi rilevanti)
E’ importante evidenziare che un successivo emendamento parlamentare recepito dalla L. 134/2012 (c.d. Decreto Sviluppo) rende possibile la somministrazione di apprendisti a tempo indeterminato in qualsiasi settore (produttivo o meno). Alle Agenzie per il Lavoro si possono, quindi, delegare oneri formativi, burocratici e di stabilizzazione.
- il licenziamento per giustificato motivo oggettivo (il 42,4% dei rispondenti lo indica fra i primi 5 temi rilevanti)
Da segnalare tra le principali novità della Riforma in questo ambito che, oltre al maggior ruolo dell’indennizzo, in fase di conciliazione obbligatoria per la prima volta il Legislatore ha raccomandato iniziative di supporto alla ricollocazione professionale (outplacement).
- il contratto a progetto (il 37,9% dei rispondenti lo indica fra i primi 5 temi rilevanti).
A riguardo sono stati introdotti la necessità di indicazione puntuale e specifica dell’oggetto del progetto, l’obbligo di retribuzione allineata al contratto collettivo di riferimento e la progressiva equiparazione contributiva nel tempo ai contratti subordinati.
- il licenziamento disciplinare per giusta causa o giustificato motivo soggettivo (il 36,8% dei rispondenti lo indica fra i primi 5 temi rilevanti).
Da evidenziare tra le novità in questo ambito la possibilità che possano essere disposti dal Giudice ulteriori indennizzi economici, non solo il reintegro. A fronte di una conoscenza mediamente ancora limitata della Riforma (il 58% ha dichiarato di conoscerla poco) – a eccezione degli HR Manager che risultano i più informati (il 57% ha dichiarato invece abbastanza), emerge la necessità di entrare subito in operativo, in quanto la difficoltà maggiore è trovare l’applicazione corretta della norma nella propria realtà. La metà degli intervistati è interessata ad approfondire i contenuti della Riforma per capire come la stessa impatterà sulla gestione operativa della propria azienda, solo meno di un terzo di essi (27%) per conoscere i cambiamenti avvenuti. Durante il convegno di oggi e nelle successive tappe saranno affrontati anche i temi su cui i rispondenti hanno segnalato i maggiori dubbi o richieste di chiarimenti, in primis sulle procedure corrette da seguire per il contratto a tempo determinato, poi la somministrazione, i licenziamenti e le dimissioni. Dei 1.900 rispondenti alla Survey il 37% sono impiegati/operai, il 22% dirigenti/quadri, il 21% imprenditori/amministratori delegati e il 12% HR manager, al 59% risiedono nel Nord Ovest, al 22% nel Nord Est e al 38% appartengono a una fascia d’età tra i 41 e i 50 anni. Sul tema della Riforma del Mercato del lavoro, Gi Group ha deciso di istituire un Osservatorio Permanente sullo stato di attuazione della Riforma per verificare non solo il sentiment, ma anche i comportamenti e le modalità di implementazione da parte delle aziende nel tempo.
Calendario
– 25 settembre Pescara
– 27 settembre Firenze
– 28 settembre Treviglio (BG)
– 2 ottobre Lecco
– 4 ottobre Torino
– 10 ottobre Pollenzo (CN)
– 18 ottobre Bologna
– 25 ottobre Roma
– 15 novembre Saint-Vincent (AO)
– Napoli (data in definizione)