Vi ricordare di Med in Italy la casa sostenibile tutta italiana che si era aggiudicata la medaglia di bronzo al Solar Decathlon Europe? Quella che era andata in Spagna e ritornata in Italia in treno evitando che cinque TIR viaggiassero per 4.000 chilometri con un risparmio totale di circa 5 tonnellate di CO2? Questa casa sostenibile nata dalla collaborazione tra le università di Roma Tre, La Sapienza, la Libera Università di Bolzano e Fraunhofer Italia, è energeticamente passiva grazie a impianti e sistemi di distribuzione dell’energia solare che producono tre volte la potenza necessaria a far funzionare nel suo complesso la casa. I risultati ottenuti da Med in Italy evidenziano l’eccellenza del nostro Paese nell’ambito della bioarchitettura e del risparmio energetico. Un importante contributo al raggiungimento di questo risultato è stato assicurato dalla scelta di materiali naturali e riutilizzabili o riciclabili fino al 100%, in primis dall’intero sistema costruttivo in legno messo a punto da Rubner, leader europeo nella progettazione e costruzione di edifici sostenibili, nonchè uno dei partner più attivi per la messa a punto del prototipo. Grazie al suo know-how, alla sua cultura e alla filosofia da sempre legati al rispetto per la natura e per l’ambiente circostante, il Gruppo Rubner, network di aziende nel settore dell’edilizia sostenibile, è stato scelto quale partner ideale per la realizzazione del progetto. Da oltre 85 anni questa realtà imprenditoriale, radicata in una cultura tipicamente ‘altoatesina’, investe nell’innovazione dei propri processi produttivi. Gli ingegneri del Gruppo Rubner hanno seguito tutti i test e tutte le fasi di montaggio del prototipo “Med in Italy” a Chienes, piccola cittadina della Val Pusteria dove ha sede l’headquarter Rubner. Ma in che cosa eccelle questa casa? Il Solar Decathlon Europe ha previsto il superamento di 10 prove in cui il prototipo “Med in Italy” si è aggiudicato numerosi premi: 1. il primo premio a sostenibilità; 2. il secondo premio a funzionamento elettrodomestico; 3. il terzo premio ad architettura, comunicazione, innovazione e bilancio energetico; 4. il quarto premio a ingegneria e ad efficienza energetica; 5. una menzione d’onore per un tema extra concorso relativo al social housing per le aree del mediterraneo. La medaglia di bronzo è stata attribuita a fronte di una valutazione da parte di una giuria di esperti che hanno preso in considerazione le performance di temperatura, umidità, illuminazione, isolamento acustico e funzionamento delle attrezzature, a cui si aggiungono parametri come il bilancio energetico, la qualità architettonica, la facilità di produzione, il costo di realizzazione e la possibilità di assemblaggio del prototipo in una comunità abitativa.
“Med in Italy” è, infatti, una casa esemplare: è economica (1.400 euro al metro), è pronta in 10 giorni chiavi in mano, produce tre volte più energia di quella che consuma e offre una visione innovativa della bioarchitettura. Il progetto italiano, come tutte le costruzioni in legno del Gruppo Rubner, vanta una grande velocità e facilità di montaggio, l’uso di materiali naturali totalmente riutilizzabili e riciclabili e un isolamento naturale in fibre di legno, che consente all’edificio di mantenere la stessa temperatura interna sia in climi freddi che in situazioni di caldo estremo. Il Gruppo Rubner, leader europeo nella progettazione e costruzione di edifici residenziali e pubblici in legno, ha sede a Chienes, in Alto Adige. Con un fatturato di 370 milioni di euro nel 2011 e sedi in Italia, Germania, Austria, Svizzera, Francia, Polonia e Slovenia, il Gruppo conta 1.515 dipendenti accomunati da una vera e propria passione per il legno. E questa stessa passione anima ancora oggi la famiglia dei proprietari rappresentata da Stefan, Peter, Joachim e Alfred Rubner. Sotto la guida di Stefan Rubner, presidente del gruppo, oggi Rubner gestisce un’attività suddivisa in cinque settori strategici: industria del legno, strutture in legno, grandi progetti chiavi in mano, case in legno e porte in legno.