Si chiama “Push to open”, il programma di avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro ideato dalla start-up Jointly e sostenuto da Sace dal 2015.
Con “Push to Open”, Jointly offre ai giovani al quarto e quinto anno di scuola superiore un percorso di orientamento interaziendale, basato sul confronto e lo scambio di testimonianze con professionisti, esperti e ragazzi che hanno mosso con successo i primi passi nel mondo del lavoro. Il tutto, sia attraverso canali multimediali, sia attraverso esperienze di job shadowing in contesti aziendali.
Sace quest’anno è in prima linea in un importante progetto pilota, che prevede l’“adozione” di due classi di un Istituto superiore romano: oltre a sostenere i costi relativi al coinvolgimento nel programma “Push to Open” di alcuni figli di suoi dipendenti e degli studenti delle due classi, la società Cdp prenderà parte attiva nei diversi workshop e aprirà le proprie porte per offrire ai giovani interessati esperienze di job shadowing.
“In Jointly pensiamo alle iniziative di welfare aziendale come strumenti generativi di impatto sociale non solo nelle aziende, ma anche sul territorio e nella società”, dice Francesca Rizzi, amministratore delegato di Jointly. “Per questo motivo quest’anno attraverso l’iniziativa Push to Open adotta una classe abbiamo scelto di aprire il programma e permettere la partecipazione di altri ragazzi, oltre a quelli delle aziende sponsor. Siamo felici che Sace abbia scelto di sostenere in prima linea questa iniziativa, e siamo certi che questo sia l’inizio di un percorso di welfare e valore condiviso che proseguirà coinvolgendo un numero crescente di attori”.
L’iniziativa conferma l’attenzione del Gruppo Cassa depositi e prestiti verso l’orientamento e la formazione delle nuove generazioni e rappresenta un importante passo avanti nel nuovo approccio alla corporate social responsibility intrapreso dal gruppo, improntato alla valorizzazione e condivisione del valore creato in azienda (corporate shared value).