A chiusura della manifestazione, che dal 2018 diventerà biennale, si accenna a un sintetico bilancio della 52a edizione del Saie, Salone internazionale dell’edilizia e delle costruzioni che, come sempre, si è svolta a Bologna.
I numeri dell’edizione appena conclusa sono più che lusinghieri: oltre 1.000 gli espositori presenti, oltre 70.000 i visitatori, più di gli 250 eventi realizzati, 170 sono stati i prodotti novità presentati dalle aziende, 114 le delegazioni di buyer provenienti da 4 Continenti che hanno dato vita a circa 300 incontri b2b. Sono stati più di 2.000 i professionisti che hanno partecipato agli incontri di formazione organizzati direttamente dagli organizzatori della biennale, a cui si aggiungono le migliaia di professionisti che hanno seguito le iniziative promosse nell’area di Acca, in quelle di Logical Sacert e di All Digital Smart Building o nello spazio “La fabbrica delle Idee” di Federbeton.
Sicurezza sismica e del territorio, innovazione con ricadute dirette su nuove tecnologie e soluzioni. Sono stati questi i filoni che hanno caratterizzato l’edizione 2016 con un faro puntato sulla digitalizzazione e sulla normativa, con attenzione ai temi della sostenibilità e dell’ambiente. I quattro giorni della Fiera sono stati aperti dalla presentazione del rapporto congiunturale e previsionale del Cresme. Sul tema della sismica accanto alle voci dell’accademia e alle soluzioni delle aziende è arrivato a Bologna Kit Miyamoto a portare la sua esperienza a valle dell’impegno dello studio specializzato in ingegneria sismica. Il successo dell’edizione appena conclusa e l’annuncio della cadenza biennale (la prossima edizione si svolgerà nel 2018) hanno trovato riscontro positivo da parte delle principali associazioni di categoria del mondo delle costruzioni e subito incassato il consenso degli espositori e delle aziende.
“Saie è un appuntamento che ha sempre animato il dibattito interno alla filiera delle costruzioni “, ha detto Gabriele Buia, vice presidente vicario di Ance, “E’un’occasione per il Paese per riunire quanti, a diverso titolo, hanno un ruolo nel complesso processo dell’edilizia, promuovendo occasioni di sviluppo e discussione su tematiche che indirizzano la ricerca. Anche nel 2016 Saie si è distinto non solo come evento legato ai prodotti ma come luogo di ricerca e discussione per il futuro. La notizia della biennalizzazione a partire dal 2018 è una scelta matura che si allinea con un mercato che, per uscire dalla crisi, deve riposizionarsi. Una scelta ponderata che preannuncia una politica sinergica e una visione per il fieristico italiano. Non solo, la biennalizzazione risponde alle aziende che necessitano di tempo per promuovere progetti significativi sul fronte dell’innovazione”. L’idea di biennalizzare il è primo segnale concreto da parte di BolognaFiere che sta ripensando il futuro della fiera di settore. “Sarà utile progettare delle tappe intermedie”, ha detto Federica Brancaccio, presidente di Federcostruzioni, ” momenti di avvicinamento all’autunno del 2018, che resterà fondamentale come occasione di confronto e dibattito su temi tecnici e altri di visione. Basta con spazi-vetrina. La fiera deve diventare un momento topico di un percorso che conta ad esempio delle visite in cantiere e in fabbrica, dei progetti tra aziende e filiere, delle iniziative condivise con protocolli interdisciplinari”.
“Decisione molto positiva”, ha commentato Luca Ferrari, presidente ISI, “perchè le aziende hanno bisogno di un tempo ragionevole per portare le proprie esperienze in ricerca e innovazione”. “Scelta che risponde all’andamento del mercato delle costruzioni. Il mondo fieristico”, ha dichiarato Sergio Crippa, presidente di Federbeton , “deve prendere atto della necessità di avere una presenza e un’offerta qualitativa molto alta e rappresentativa di tutta la filiera. Credo che la biennalizzazione faccia bene al settore in termini di investimenti in comunicazione e possa fare bene al Saie in termini di qualità e presenze di aziende in fiera”. “Scelta oggettivamente giusta legata ai tempi attuali, le fiera”, ha aggiunto Vanni Bottaro di Wolf System, “si sono moltiplicate e parteciparvi è un’opportunità ma anche un investimento”. “È una notizia positiva”, ha sottolineato Giovanni Buonanno di Bunker, “che ci permette di preparare meglio le nostre novità e di essere presenti al Salone in modo più efficace”.
“È una scelta che condivido”, ha detto Ernesto Erali di Mapei, “con Internet le novità arrivano abbastanza velocemente all’utente finale, ogni due anni perciò il Saie porterà migliori risultati creando nel contempo maggiore aspettativa”. Per Dario Mantovanelli di Wienerberger è stata una decisione molto valida di cui siamo tutti molto contenti, aiuta a mantenere alto l’interesse per l’innovazione che è anche difficile garantire annualmente, la biennalità aiuta noi e consentirà a chi verrà a visitare la fiera di trovare ciò che sia aspetta”. “È una notizia che dà più tempo a noi e a tutte le aziende di studiare al meglio la preparazione dei propri prodotti”, ha confermato Andrea Bagni di Kerakoll, mentre Vincenzo Stella di Tecno K Giunti ha ribadito che “da anni gli espositori richiedevano la biennalità come le fiere europee perché non è possibile avere le novità tutti gli anni”. Infine Simonetta Verdi di S.T.A. Data ha confermato la positività di biennalizzare la Fiera “Una scelta stupenda che arriva nel momento giusto e che noi espositori chiedevamo da tempo. Il web ha azzerato le distanze ma rimane la necessità ogni tanto di incontrarsi. E il Saie, per il mondo dell’edilizia, è una fiera storica, il luogo dove bisogna essere”.