Si è conclusa la due giorni di lavori della seconda edizione del Salone europeo delle Micro e Piccole Imprese, appuntamento dedicato all’internazionalizzazione e alla capacità di fare rete. L’evento si è rivolto alle microimprese, aziende con meno di 10 addetti e un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro, ma che a dispetto della dimensione costituiscono, insieme alle piccole imprese, il sistema linfatico della nostra economica, tanto che in tutti i comparti economici rappresentano circa l’85% delle aziende.L’evento è stato organizzato da Salone d’Impresa in collaborazione con Unioncamere del Veneto-Eurosportello, il B2Fair, la Camera di Commercio del Gran Ducato del Lussemburgo, la rete Enterprise Europe Network e la rete dei Consoli onorari di Venezia. Gli iscritti, che hanno preso parte ai convegni e ai diversi workshop, sono stati più di 200, in rappresentanza di oltre 110 aziende italiane ed estere. Di queste, 70, tramite lo sportello europeo, hanno fissato e preso parte a uno o più incontri interaziendali per un complessivo di 380 meetings.
L’obiettivo del Salone – oltre che fornire spunti, strumenti finanziari e tecnici, conoscenze ed esperienze alle micro e piccole aziende – era quello di creare nuove relazioni e scambi che consentano di lavorare in rete in Italia e all’estero. Concordi i messaggi arrivati sia dalla Regione Veneto che dalle istituzioni estere sulla disponibilità di strumenti e finanziamenti per le piccole imprese e, in particolare, per le aziende che vogliano costruire reti e internazionalizzare. Quattro i settori in cui si focalizzerà maggiormente l’attenzione della Regione Veneto, come specificato dall’assessore Maria Luisa Coppola nel corso del suo intervento da Bruxelles: l’agroalimentare, il fashion, la meccatronica e il living inteso come sistema per il miglioramento della vivibilità dell’ambiente. Le stesse modalità di approccio della Regione verso l’imprenditoria sono in via di evoluzione: maggiore capacità di ascolto e modalità innovative. Nel corso degli incontri sono state presentate anche soluzioni semplici e immediate, come quella di organizzare incontri serali in cui parlare di finanziamenti per raggiungere il maggior numero di imprenditori.
Nel corso della due giorni di lavori il presidente di Salone d’Impresa, Ferdinando Azzariti, ha illustrato i risultati rilevati a seguito di centinaia di interviste svolte con amministratori delegati (Ceo) e direttori d’azienda da cui emerge con forza un dato: esiste un nuovo Nord Est che sta ripartendo nonostante le difficoltà congiunturali, che coglie i finanziamenti e le nuove opportunità e che sta cercando di evolvere sfruttando le nuove opportunità che comunque esistono. “Vi sono concrete possibilità anche per le microimprese per ripartire”, ha assicurato Azzariti, “ma è fondamentale che le aziende smettano di guardare al passato e si convincano che, per problematiche nuove, servono modalità diverse di approccio da quelle che fino a oggi hanno utilizzato. Dovrebbero smettere di pensare che hanno delle idee, se poi non riescono a concretizzarle in progetti pianificati”.