Decine di concessionari ippici e sportivi hanno impugnato al Tar Lazio il bando di gara per 2000 punti per la vendita di scommesse ippiche e sportive, indetto dai Monopoli di Stato, contestando la mancanza di informazioni sullo stato del mercato, la brevità del periodo di gestione (la concessione durerà poco più di tre anni) e la sproporzione degli oneri concessori. Secondo Agipronews, l’udienza per la discussione della richiesta di sospensiva della gara si terrà entro pochi giorni. E’ quindi a rischio una procedura dalla quale il Governo conta di incassare almeno 22 milioni di euro ma che, secondo analisi di operatori del settore, sembra destinata a produrre incassi per almeno 80-100 milioni di euro: ogni punto scommessa avrà una base d’asta di 11 mila euro, la scadenza delle concessioni è fissata a giugno 2016 e ogni candidato potrà partecipare alla procedura di selezioni anche solo per l’assegnazione di un unico negozio. I partecipanti dovranno fornire una garanzia provvisoria di 20 mila euro per ogni punto e comunque non inferiore a 60 mila euro. Il termine per la presentazione delle domande, in attesa dell’esito del contenzioso avviato in questi giorni, è fissato al 19 ottobre. La procedura ha come obiettivo il prolungamento dell’attività delle concessioni per le scommesse sportive e ippiche rilasciate nel 2000 – circa 750 punti già “scaduti” il 30 giugno 2012, che hanno ricevuto da Aams una proroga tecnica e che attualmente rappresentano il 25% degli incassi totali del settore – e l’ingresso di nuovi partecipanti, italiani e comunitari, che potranno aprire le agenzie senza vincoli territoriali, seguendo le indicazioni fornite dalla recente sentenza della Corte di Giustizia Europea.