ROMA – Ancora poche settimane, e poi anche in Italia si potrà scommettere “all’inglese”. Puntando sul colore del vestito di Belen Rodriguez o sulla prossima multa di Mario Balotelli. Anche da noi, dunque, arriveranno le “novelty bets”, le scommesse su costume e gossip che tanto vanno di moda in Inghilterra, così come abbiamo imparato a conoscere nella lunga attesa per la nascita del Royal Baby. Luigi Magistro, vicedirettore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – che gestisce il settore delle scommesse in Italia – ha appena firmato, secondo quanto risulta ad Agipronews, il decreto sul cosiddetto “palinsesto complementare”, che permetterà ai bookmaker made in Italy di duellare a colpi di fantasia con i loro colleghi inglesi. Le “novelty bets” prendono spunto dalla cronaca e tramutano in quota qualsiasi cosa appaia sulle prime pagine dei giornali o sulle copertine dei rotocalchi più o meno rosa. Il futuro dell’euro, le bizze del meteo, il vestito indossato dalle star del cinema o della televisione, tutto quanto “fa notizia”, seppur con qualche limitazione. Oltremanica le “novelty bets” sono affidate liberamente alla creatività dei quotisti, in Italia ci sarà bisogno di un controllo supplementare. Le richieste su scommesse “speciali” andranno inoltrate all’Agenzia delle Dogane (che darà una risposta entro 30 giorni, altrimenti la proposta stessa decadrà) per ottenere l’autorizzazione ad aprire il gioco. Ogni proposta dovrà ricevere una valutazione di “opportunità”: nessuna puntata sulle elezioni politiche italiane, bandite le scommesse che implichino discriminazioni di sesso, razza, religione o che invadano la privacy, dei personaggi pubblici a cui si fa riferimento. Il risultato delle scommesse sarà nella maggior parte dei casi autocertificato, con sanzioni per chi bara. Nel testo definitivo è stato eliminato il contributo supplementare – a carico dei bookmaker – dello 0,5%, da aggiungere alla normale tassazione delle scommesse. I tempi per il lancio del nuovo servizio – molto atteso dagli operatori – sono stimati in qualche settimana, con i primi esperimenti “sul campo” che potrebbero partire tra settembre e ottobre. NT/Agipro