Segnali di ripresa nella filiera del cartone ondulato: nel 2013 il comparto segna un +1%

cartone1Con 3,5 miliardi di euro di fatturato, oltre 15 mila addetti e 5,5 miliardi di metri quadri di cartone ondulato prodotti nel 2013, Gifco Gruppo italiano fabbricanti cartone ondulato, si conferma ancora oggi, come associazione, il secondo produttore di cartone ondulato a livello europeo.Il cartone ondulato è uno dei materiali da imballaggio più ecosostenibili in circolazione, è naturale al 100%, riciclabile e rinnovabile; oltre a questo è molto resistente e versatile, e consente il massimo grado di personalizzazione del packaging. Ogni anno, con questo materiale, in Italia vengono prodotte circa3,5 milioni di tonnellate di imballaggi, ovvero oltre 6,2 miliardi di mq di superficie. Caratteristiche che ne fanno il packaging ideale per la protezione e il trasporto dei prodotti, diventano certezza di risultati grazie a Gifco (aderente ad Assografici e al sistema Confindustriache), si è riunito a Roma per il meeting annuale di bilancio delle attività svolte nel 2013.

Negli ultimi 20 anni il comparto ha ottenuto una crescita media superiore a quella del Pil italiano:mentre il prodotto interno lordo dal 1994 a oggi è cresciuto dello 0,8%, la produzione di cartone ondulato si attesta a quota +2,2%. Un settore, quello dell’ondulato, che nel 2013 ha prodotto in totale una superficie di 6.211.742.000 metri quadri, con una crescita dell’1% sul 2012.  Dopo due anni consecutivi di flessione, il comparto è ritornato a crescere, mostrando i primi segnali positivi che fanno ben sperare in un nuovo sviluppo per il futuro: la produzione in peso è stata pari a 3.498.470 tonnellate (+0,75% sul 2012). “Siamo al secondo risultato positivo degli ultimi sei anni, durante i quali il comparto non è mai sceso sotto la soglia dei 6 miliardi di superficie di cartone ondulato prodotta”, ha detto il presidente uscente di Gifco, Piero Attoma. “Questo nonostante alcuni stabilimenti abbiano cessato l’attività, segno che il mercato ha ancora la capacità di assorbire la maggiore offerta produttiva di packaging. L’obiettivo raggiungere entro il 2015 i livelli produttivi del 2007, ovvero il periodo pre-crisi, è ancora lontano, ma non è impossibile”.

In Italia Gifco  – www.gifco.org – conta ad oggi 478 stabilimenti, fra aziende che producono cartone ondulato in fogli e scatolifici, che acquistano invece questo materiale e lo trasformano in imballaggi. Degli oltre 6,2 miliardi di mq di cartone ondulato prodotti in Italia nel 2013, 5.559.415.000 (pari a 3.168.257 tonnellate in peso) sono stati prodotti dalle aziende associate a Gifco, che rappresentano attualmente il 90% del mercato italiano dell’ondulato.

Ripartizione territoriale della produzione

Con oltre 1,44 miliardi di mq di cartone ondulato prodotti nel 2013, l’area Emilia Romagna-Marche si conferma ancora come il primo territorio italiano per produzione (copre il 23,2% della produzione totale), seguito a ruota da Lombardia (22,3%, per 1,38 miliardi di mq di cartone ondulato prodotte) e Toscana (18%, 1,1 miliardi di mq). Il resto della produzione annuale di Gifco si divide Triveneto (15,5%, 961 milioni), Sud e Isole (8,6%, 535 milioni), area Lazio-Umbria-Abruzzo (6,1%, 380 milioni) e area Piemone-Liguria-Valle d’Aosta (6,3%, 390 mila). Da segnalare le buone perfomrance delle aree Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Triveneto, che registrano una crescita della produzione; resta stabile la situazione produttiva in Lombardia, Emilia Romagna-Marche e Sud e Isole. Si registra invece una lieve flessione nell’area Toscana e Lazio-Umbria.

Cartone ondulato: i settori merceologici

Se si considerano invece i comparti in cui viene impiegato il cartone ondulato, il settore alimentare (ortofrutta, prodotti freschi e lavorati, bevande, pesci, carni e polli)  risulta ancora una volta il maggiore mercato di questo materiale, seppur con una leggerissima flessione. Nel 2013, infatti, il 59% degli imballaggi è stato destinato al food, mentre nel 2012 la quota era 60%. Questo dato è in parte riconducibile a una diminuzione della produzione di generi alimentari che, secondo le statistiche di Federalimentare elaborate su base Istat per l’anno 2013, si è attestata complessivamente a -0,8%. Il restante 41% delle scatole in circolazione nel 2013 è stato utilizzato dai comparti non food (elettrodomestici, ceramica, porcellana ed edilizia, detergenza, industria metalmeccanica e mezzi di trasporto, mobili e arredamento, prodotti chimici industriali, prodotti del tabacco, prodotti di carta per uso igienico e per la casa, prodotti farmaceutici, cosmesi e igiene personale, prodotti per la casa, settore tessile, abbigliamento e calzature, vetro).

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