Nei primi cinque mesi del 2014 le immatricolazioni dei veicoli per il trasporto merci sono tornate a crescere (+15,2% rispetto allo stesso periodo del 2013). Un aumento che non è ancora arrivato a compensare il numero di radiazioni, che resta più elevato. Secondo l’elaborazione del Centro Studi Continental Autocarro, il parco circolante di veicoli per il trasporto merci nei primi cinque mesi dell’anno accusa ancora una lievissima diminuzione (-0,2%) rispetto al dato di fine 2013, attestandosi a quota 3.930.687 unità. Il parco circolante ha ricominciato a crescere in Toscana (+1,2%), in Trentino Alto Adige (+1,1%), in Piemonte (+0,3%) e in Lazio (+0,3%). Nelle altre regioni si registrano cali, che vanno dal -0,1% della Valle d’Aosta fino al -0,8% di Molise, Marche e Puglia.
“In questi anni difficili”, dice a commento dei dati Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental CVT, “ci sono stati molti operatori economici usciti dal mercato, sia nel settore del trasporto merci (padroncini e società di trasporti) sia tra artigiani, professionisti e piccole e medie imprese che utilizzano veicoli commerciali per la loro attività. La conseguenza è che è calato anche il parco circolante di veicoli per il trasporto merci, come i dati dimostrano. Da qualche mese le immatricolazioni hanno ripreso ad aumentare, e questo indubbiamente è un dato positivo perché permette alle aziende che hanno dovuto rinunciare ai mezzi di trasporto di tornare a dotarsi di mezzi strumentali utili per il rilancio della loro attività e può consentire che si affaccino sul mercato nuove realtà meglio strutturate per far fronte alla concorrenza internazionale. Non va poi dimenticato che il parco circolante di veicoli per il trasporto merci nei primi cinque mesi dell’anno accusa ancora una lievissima diminuzione (-0,2%) rispetto al dato di fine 2013.