Settore minerario, l’Università di Milano-Bicocca allo European Minerals Day
Saranno presentati i dati della ricerca “Il settore estrattivo in Italia. Analisi e valutazione delle strategie competitive per lo sviluppo sostenibile” condotta dal CRIET.
Il punto sul settore minerario in Italia.
Milano, 23 maggio – L’Università di Milano-Bicocca è stata invitata allo European Minerals Day di Vipiteno di oggi, 23 maggio. L’incontro è uno degli appuntamenti italiani dell’iniziativa European Innovation Partnership (EIP) on Raw Materials dell’Unione Europea, che ha l’obiettivo di rendere l’Europa competitiva e punto di riferimento mondiale per un uso efficiente e sostenibile delle risorse minerarie.
L’ateneo milanese partecipa con la presentazione dei dati della ricerca “Il settore estrattivo in Italia. Analisi e valutazione delle strategie competitive per lo sviluppo sostenibile” condotta dal CRIET, Centro di Ricerca Interuniversitario in Economia del Territorio con sede presso l’Università di Milano-Bicocca, presentato a Vipiteno da Francesca Ceruti.
«In Italia – dichiara Ceruti, responsabile della ricerca – il settore non solo è attivo, ma le 1810 imprese generano un volume d’affari annuo pari a 4 miliardi di euro. Il settore acquisisce maggior rilevanza specie se si considera il fatturato dell’intera filiera: il giro d’affari prodotto dalle oltre 8000 imprese attive sul territorio si attesta infatti a un valore di 40 miliardi di euro corrispondente a quasi il 2% del PIL italiano. Con riferimento alla dimensione aziendale, il settore è composto per il 74,5% da micro imprese, il 22% da piccole, il 3% da medie e soltanto lo 0,5% sono grandi (dati 2011). Le attività estrattive si concentrano per lo più nel Nord Italia, con una considerevole importanza della Lombardia sia per numero di aziende che per fatturato prodotto. Dal punto di vista dei materiali, sono “ghiaie, sabbie, argille e caolino” (50,5%), “pietre ornamentali e da costruzione, calcare, pietra da gesso, creta e ardesia” (40,5%) e “sale, pomice e altri minerali” (9%) le materie prime che vengono estratte in modo preponderante».
Riconoscendo che le materie prime sono vitali per l’industria europea, con almeno 30 milioni di lavoratori e con il 70% della produzione manifatturiera che dipende da loro (i minerali sono fondamentali per la maggior parte del settore manifatturiero e dell’industria), la Commissione propone dei target concreti da raggiungere entro il 2020 per ridurre la dipendenza dell’Europa dalle importazioni di minerali. L’obiettivo del Minerals Day è di aumentare la consapevolezza dell’importanza dei minerali industriali sia nella vita quotidiana sia nell’economia europea nel suo complesso.