In relazione all’indagine della Procura della Repubblica di Milano e alle notizie apparse sulla stampa, Sogin SpA attraverso un comunicato fa alcune precisazioni che qui di seguito sintetizziamo. Il 20 settembre 2013, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha nominato il nuovo CdA, indicando Giuseppe Zollino, presidente, e Riccardo Casale, amministratore delegato. Il 15 ottobre 2013, l’amministratore delegato ha illustrato al CdA la nuova struttura organizzativa della Sogin, varata il giorno successivo. In maniera indipendente, all’oscuro delle indagini in corso, i nuovi vertici aziendali hanno avviato e portato a compimento una Due Diligence, le cui fasi salienti sono riportate di seguito:
1) il 31 ottobre 2013, il nuovo vertice ha dato incarico a società esterna di realizzare una Due Diligence contabile; 2) il 6 dicembre 2013 il CdA ha completamente rinnovato l’organismo di vigilanza e ha sostituito il dirigente preposto;
3) il 26 marzo 2014 l’amministratore delegato ha informato il CdA che nella successiva seduta del 23 aprile 2014 avrebbe dato piena informativa sugli esiti della Due Diligence. Lo stesso CdA è stato poi rinviato all’8 maggio 2014 per dare la possibilità a tutti i membri del consiglio, del collegio sindacale e del Magistrato Delegato della Corte dei Conti di essere presenti;
4) il 30 aprile, il rapporto di Due Diligence è stato consegnato. Il medesimo giorno, l’amministratore delegato ha conferito incarico professionale a un legale esterno, esperto in materia penale, per la redazione di un parere pro-veritate circa l’eventuale rilevanza penale di alcuni rilievi contenuti nel rapporto;
5) il 5 maggio, il legale esterno ha trasmesso il parere pro-veritate con evidenza delle ipotesi di reato e ha indicato all’ad, nella sua qualità di incaricato di pubblico servizio, le azioni da porre in essere;
6) l’8 maggio alle ore 15:00 si è, quindi, tenuto il CdA. L’ad ha dato ampia informazione degli esiti della Due Diligence e delle azioni avviate a tutela della società. Nello stesso giorno sono state consegnate sette lettere di contestazione ad altrettanti dipendenti; quattro dei quali, tutti dirigenti, sono stati contestualmente, in via cautelativa, sospesi dal servizio. Due di questi risultano essere interessati dalle indagini della Procura di Milano;
7) il 9 maggio, sulla base del parere pro-veritate che configura la sussistenza di ipotesi di reato, un esposto è stato firmato dall’ad Riccardo Casale e inviato alla Procura della Repubblica. Nell’ottica della totale trasparenza, il vertice Sogin garantisce piena collaborazione agli organi inquirenti. Qualora fossero confermati comportamenti e responsabilità individuali in danno alla Società, saranno avviate le ulteriori necessarie azioni legali per tutelare i propri diritti e onorabilità.