La legge “salva suicidi” ha permesso allo StudioItalia Vairo&Partners di fare uscire un’azienda dal girone infernale del sovraindebitamento e dell’usuria bancaria risolvendo un caso in provincia di Bergamo che vi proponiamo in sintesi.
“Sono veramente felice e soddisfatto , il cliente ci ha contattati tramite la nostra pagina aziendale su Facebook StudioItalia Vairo & Partners – UsuraBancaria, Anatocismo, Sovraindebitamento a marzo 2016 , esattamente dopo tre mesi dal decreto di nomina dell’organismo di crisi datato dicembre 2015. Ricordo ancora il primo fascicolo che il cliente ci invio allo studio di Aversa (CE) , in soli quattro mesi abbiamo ricostruito la situazione economica e patrimoniale degli ultimi 5 anni e proposto una ristrutturazione dei debiti con liquidazione di due beni immobili oltre un piano di pagamento e sospeso ben due esecuzioni immobiliari in attesa dell’omologa del piano.
Il Signor. Rossi (cognome di fantasia per tutelare la privacy degli interessati) residente a Bergamo titolare di una ditta individuale nel settore edile, versava in un pericoloso stato di sovraindebitamento, tanto che due immobili erano all’asta. La storia del sovraindebitamento della ditta Rossi risiede nella forte crisi di mercato che caratterizza questo periodo storico. Pertanto la ditta Rossi, si rivolgevano al Tribunale di Bergamo per chiedere l’ammissione alla “procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento ” ai sensi dell’art. 7, I comma, L. 3/2012, cosiddetta “legge salva suicidi”. Ebbene, il Giudice del Tribunale di Bergamo in data 07.10.2016, ha rilevato che il debitore tramite i suoi consulenti di parte ( StudioItaliaVAIRO&Partner) ha proposto un piano sostenibile che prende la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti attraverso la cessione dei propri beni personali ed il versamento mensile di importi tratti dal reddito percepito dall’attività imprenditoriale svolta .