La AIG Assicurazioni non riconosce danno morale ed esistenziale al figlio e
alla moglie
Il figlio lavora nell’acciaieria e ogni mattina passa davanti al luogo
dell’incidente
28 Aprile Giornata mondiale delle vittime del lavoro. Diritto al lavoro,
diritto alla Sicurezza
Nel 2013 il bilancio delle morti bianche ammonta a 317
Il 28 aprile i lavoratori di tutto il pianeta saranno uniti dalla giornata
mondiale in ricordo delle vittime del lavoro. Un’iniziativa organizzata
dall’Oil – Organizzazione Internazionale del Lavoro, che consente di
sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e le imprese al tema
della sicurezza sul lavoro. Nel 2013 il bilancio delle vittime del lavoro
ammonta a 317. Anche se nell’ultimo anno il decremento è stato pari al 9%, è
necessaria una maggiore sensibilizzazione dei datori di lavoro per quanto
riguarda la prevenzione.
Studio 3A, società di infortunistica specializzata nel risarcimento danni,
in questa giornata intende ricordare e far conoscere la storia di Matteo
Canta, padre di famiglia e operaio di 56 anni, che l’8 maggio del 2013
presso lo stabilimento delle Acciaierie Venete spa di Sarezzo, provincia di
Brescia, cade in una vasca di raffreddamento del reparto laminatoi. La
caduta viene ricondotta alla mancata installazione di adeguati presidi di
protezione, purtroppo le ustioni riportate sul 90% del corpo porteranno
Matteo Canta al decesso dopo 10 lunghi giorni. Le cause e le responsabilità
aziendali della caduta dell’operaio nella vasca sono ancora in corso di
definitivo accertamento nel contesto di un procedimento penale presso il
Tribunale di Brescia.
La compagnia di assicurazione americana AIG spa, che copre in qualità di
assicuratore del datore di lavoro la responsabilità civile delle Acciaierie
Venete spa ha raggiunto un accordo con la madre e due fratelli del deceduto
assistiti da Studio 3A, ma i problemi sono sorti quando la compagnia di
assicurazione, ha iniziato a quantificare il risarcimento del danno anche
in capo al figlio e alla moglie dell’operaio, anch’essi assistiti da Studio
3A.
“Non ci siamo limitati a richiedere alla AIG assicurazioni spa, il solo
risarcimento del consueto e dovuto cosiddetto ‘danno morale da lutto’ –
spiega Andrea Milanesi, Direttore Gestione Sinistri di Studio 3A – ma
abbiamo richiesto il ‘danno esistenziale’, proprio per il caso particolare,
infatti, il figlio della vittima lavora come operaio presso lo stesso
stabilimento delle Acciaieria Venete spa, ed è costretto tutti i giorni per
lavorare a passare davanti alla vasca di raffreddamento dove è morto il
padre, vivendo un dramma quotidiano incalcolabile. La AIG spa non ha neanche
liquidato il danno minimo dovuto al figlio, ossia il danno morale da lutto
per la perdita del padre oltre, circostanza ancora più indecente, non avere
erogato neanche un euro di risarcimento alla moglie dell’operaio morto”.