Superbike: a Jerez de la Frontera Pirelli prepara il penultimo round

Il tracciato andaluso di Jerez de la Frontera (Spagna) è una delle strutture più apprezzate dai piloti, al punto tale che nel 1992 la proprietà ha deciso di investirvi avviando lavori di ristrutturazione e ammodernamento per migliorarne la sicurezza. Il 16 e 16 ottobre il Campionato Mondiale Motul Fim Superbike 2016 torna in Spagna per la seconda volta in questo 2016: dopo il round al Motorland Aragón che si è svolto all’ inizio di aprile, il massimo campionato per le derivate di serie arriva in Andalusía per il dodicesimo appuntamento stagionale, in programma dal 14 al 16 ottobre sul circuito di Jerez de la Frontera.

Sul circuito sono state apportate alcune modifiche alla pista, in particolare alla curva Sito Pons e alla chicane Senna, portando la lunghezza del giro a 4223 metri. Riasfaltato completamente per l’ultima volta nel 2008, il circuito di Jerez si presenta con una composizione variegata, lunghi rettilinei – pari al 69% del circuito – e curve lente alternate a tratti veloci. Il rettilineo di arrivo, lungo 600 metri, presenta una larghezza pari a 12 metri, leggermente più ampia rispetto al resto della pista, dove la larghezza è di 11 metri. Così come l’aspetto del tracciato, anche il raggio di curvatura e’ variabile, e va dai 30 ai 116 metri, mentre il gradiente massimo e’ del 5% in uscita dalla curva 5. Diverse anche le pendenze, con quella laterale massima del 7,46% in uscita dalle curve 2,6 e 13, mentre quella minima e’ del 4,70% alle curve 4 e 12. Il Campionato Mondiale FIM Superbike ha fatto il suo esordio sul circuito andaluso nel 1990 con la doppietta di Raymond Roche, poi laureatosi Campione del Mondo al termine della stagione: dopo ventitrè anni di assenza, la massima competizione mondiale per derivate di serie e’ tornata a Jerez nel 2013, con l’ultimo appuntamento stagionale che ha visto Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) conquistare il titolo iridato.

Pirelli lo scorso anno ha portato a Jerez alcune soluzioni che hanno permesso di migliorare il tempo di gara di
circa sei secondi rispetto al 2014. Per il prossimo round, il penultimo della stagione 2016, la casa della P lunga ha
individuato quattro soluzioni slick Diablo Superbike per l’anteriore e tre per il posteriore per i piloti della classe
Superbike. Per l’anteriore i piloti potranno optare per due SC1 di sviluppo: la nota S1699, la soluzione piu’ usata nella passata stagione in quanto offre un maggior sostegno nell’approccio alle curve ed una migliore precisione di guida, e la U0176, dotata di una mescola che si posiziona a meta’ strada tra una SC1 ed una SC2 e che ha visto il debutto sul circuito olandese di Assen.

Lo scorso anno Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) ha vinto Gara 1
davanti a Chaz Davies e Michael Van Der Mark, mentre la seconda
manche ha visto Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati SBK Team)
trionfare davanti a Jordi Torres e Leon Haslam. Nella classe
Superbike la sfida per il titolo e’ ancora potenzialmente aperta
tra Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team), primo con 426 punti, Tom
Sykes (Kawasaki Racing Team) con 378 e Chaz Davies (Aruba.it
Racing – Ducati), terzo a quota 345 lunghezze. Anche il titolo
della classifica costruttori non e’ ancora stato matematicamente
assegnato, con Kawasaki prima a 502 punti, seguita da Ducati a
quota 417. Analoga la situazione nella classe Supersport, con
Kenan Sofuoglu che si presenta al round spagnolo con 171 punti e
42 di vantaggio su Randy Krummenacher. L’ultimo round in programma
per la stagione 2016 nella classe Superstock 1000 vedrà la sfida
finale tra Leandro Mercado e Raffaele De Rosa, con l’argentino in
leggero vantaggio nella classifica di campionato (111 punti contro
i 104 dell’italiano).

 

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