E’ stato denominato Algamoil dual-fuel il nuovo carburante messo a punto da Teregroup e presentato all’Università di Modena e Reggio Emilia. Si tratta di una miscela di metano e Biodiesel ottenuto dalle alghe che abbatte a zero particolato ed emissioni di CO2 dei motori a combustione interna alimentati a gasolio. E così dopo l’avvio del primo impianto pilota a Modena per la produzione di Biodiesel dalle alghe, Teregroup ha presentato il nuovo carburante in occasione del convegno “Soluzioni innovative per la riduzione in atmosfera delle emissioni di anidride carbonica e particolato dei motori a combustione interna”. Realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari di Unimore, Teregroup, HPE Group, Studio STM e cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, il convegno è stato organizzato in occasione dei 100 anni della Maserati e ha affrontato due tematiche rilevanti nell’ambito della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica.
In primis la possibilità di ricavare Biodiesel dalle alghe: una tecnologia oggi sviluppata a livello sperimentale che permette di ottenere combustibili da colture intensive di alghe senza sottrarre terreno alle colture destinate all’alimentazione. In secondo luogo di mostrare al pubblico i dati della sperimentazione al banco prova dei motori dual-fuel alimentati per il 50% con il metano prodotto da cogeneratori autoctoni e per il 50% con il Biodiesel Algamoil ricavato dalle alghe. Risultati?
Eliminazione del particolato (fumo nero) e delle emissioni di anidride carbonica. Inoltre la potenza e la coppia sono uguali al diesel commerciale così come l’autonomia di percorrenza. Il tema è di attualità sia perché la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, responsabili dell’effetto serra e del conseguente riscaldamento globale, è una priorità a livello mondiale, ma anche perché risulta strategico per il futuro trovare alternative sia ai combustibili fossili (la cui disponibilità va diminuendo con conseguente volatilità dei prezzi) sia ai biocarburanti ottenuti da colture tradizionali. Lo stesso Parlamento Europeo ha stabilito un tetto all’utilizzo di biocarburanti tradizionali e un passaggio rapido a nuovi biocarburanti ricavati da altre fonti quali alghe e rifiuti.
Il contesto accademico ha consentito di confermare la validazione scientifica dei dati peraltro già avvenuta nell’ambito della 68ma Conference of the Italian Thermal Machines Engineering Association del 2013 alla quale hanno preso parte Enrico Mattarelli e Carlo Rinaldini dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Valeri Golovitchev della Chalmers University of Technology. Al Convegno sono intervenuti anche Giuseppe Cantore, Ordinario di Macchine presso il Dief (Dipartimento Ingegneria Enzo Ferrari di Unimore), Enrico Mattarelli e Carlo Rinaldini di Unimore che hanno presentato lo stato dell’arte della sperimentazione dei motori a gasolio alimentati con il Biodiesel dalle alghe e i dati dei test al banco prova.