Con ricavi a 6,5 milioni di euro e un parco clienti di livello internazionale (Beretta Armi, Ferrero, Sanofi, Lactalis…), Casa dei Compressori Group si conferma azienda leader in Italia nella progettazione, realizzazione e assistenza di impianti industriali che utilizzano aria compressa, gas frazionati e acqua refrigerata
Trezzano sul Naviglio – «Noi non chiudiamo mai, garantiamo interventi di assistenza 24 ore al giorno per dodici mesi all’anno. Siamo la task force dell’aria compressa»: l’attenzione al cliente è l’arma in più della Casa dei Compressori Group, l’azienda fondata da Fabio Imbriani trent’anni fa con l’obiettivo di operare nell’ambito delle applicazioni industriali dell’aria compressa, inizialmente come concessionario monomarca della Ingersoll Rand.
«Ora il nostro mercato è costituito da quattro aree di intervento tecnologico: all’aria compressa abbiamo via via aggiunto il frazionamento dei gas, l’acqua refrigerata e l’asservimento elettrico coniando il nostro slogan “air, gas, water, power”. Rappresentiamo 17 marchi internazionali nei diversi settori applicativi. In base alle esigenze del cliente, individuiamo la migliore soluzione tecnologica e sviluppiamo la realizzazione a 360°: progettiamo, installiamo, mettiamo in servizio impianti a norma e nelle migliori condizioni di rispetto ambientale. Inoltre gestiamo la manutenzione ordinaria e straordinaria di questi impianti, con un sistema di gestione “just in time” che si avvale anche di monitoraggi in remoto mediante Gsm e Gprs».
Della affidabilità e qualità del lavoro dello staff di Imbriani (una ventina di persone tra cui dieci tecnici di pronto intervento) se ne sono rese conto aziende come Beretta Armi, Ferrero, Sanofi, Teval, Johnson Control, Baruffaldi Frizioni, Fantini & Cosmi, Lactalis, Parker, OMR, Mirato, GKN, TI Group e tante altre, che hanno decretato il successo e la crescita graduale di questa impresa milanese: «Grazie a circa 6mila installazioni avviate abbiamo un fatturato consolidato intorno ai 6,5 milioni di euro, ripartito tra l’industria (80%) e l’edilizia (20%) e manteniamo un incremento costante, cercando di sostenere l’andamento aziendale con un adeguato flusso finanziario».
La profonda cultura tecnica consente alla Casa dei Compressori di intervenire su ambiti anche molto complessi. «Realizziamo impianti per tutte le applicazioni possibili dell’aria compressa, con la verifica della coerenza tecnica con le norme Iso 8573», spiega Imbriani. «A ciò si aggiungono le tecnologie di frazionamento dell’aria per la produzione e l’erogazione di gas – essenzialmente ossigeno, azoto e idrogeno – che si utilizzano prevalentemente nell’industria alimentare per il mantenimento dei cibi o nell’inertizzazione degli ambienti industriali a rischio di esplosione (norme Atex)». Terzo ambito è quello degli impianti di utilizzo dell’acqua refrigerata, progettati a circuito chiuso per evitare dispersioni termiche. Infine il settore “power”, ovvero l’asservimento elettrico di impianti industriali, «sempre con una forte attenzione al risparmio energetico, che è l’elemento prioritario in installazioni che comportano un significativo impiego di energia».