Peter Kinsella, Global Head of Forex Strategy di UBP prevede che l’oro salirà a livelli di circa 2.000 dollari per oncia entro la fine dell’anno mentre l’argento a circa 26 dollari l’oncia.
“La nostra previsione di prezzi leggermente più alti riflette diversi fattori. In primo luogo, i tassi d’interesse
reali prospettici hanno probabilmente raggiunto il picco. Ciò significa che il loro calo nei prossimi trimestri
offrirà una spinta sia all’oro che all’argento.
Investitori sotto investiti rispetto agli anni precedenti
In secondo luogo, prevediamo una modesta debolezza del dollaro per il resto dell’anno, il che favorisce un contesto costruttivo per entrambi i metalli. Notiamo inoltre che gli investitori restano sotto investiti rispetto agli anni precedenti, il che comporta alcuni rischi di rialzo nel momento in cui gli investitori torneranno ad allocazioni più tradizionali.
Per Ubp l’argento recupererà terreno in caso di rialzi più ampi
Dato il beta di lungo periodo dell’argento rispetto all’oro, l’argento recupererà terreno in caso di rialzi più
ampi. Notiamo che le banche centrali continuano ad aumentare le loro disponibilità di oro, e questo
dovrebbe continuare nel resto dell’anno grazie alla diversificazione delle loro riserve.
In conclusione, il contesto macroeconomico è ancora costruttivo per i metalli preziosi, date le pressioni
inflazionistiche e gli elevati livelli di incertezza geopolitica.