La metà delle imprese milanesi che ha avuto bisogno, sente l’accesso al credito come una difficoltà. Sono il 15%, una su sette, che nell’ultimo anno si è rivolta alle banche. Per chi non è riuscito ad averlo, il 37%, la prima motivazione è stata la mancanza di garanzie, poi i ridotti margini economici, insieme all’assenza di un piano economico – finanziario e all’elevato indebitamento. Emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano attraverso Ispo realizzata nel 2012. Interventi della Camera di commercio di Milano per il credito. Ci sono interventi per la capitalizzazione d’impresa, come il “bando patrimonializzazione” che mette a disposizione un milione di euro per prestiti a tasso zero, contributo a tasso perduto, contributo del 50% del costo di garanzia o interventi come la creazione di Futurimpresa SGR che investe in società ad alto potenziale di crescita.
Ci sono azioni per il capitale di debito, con la creazione di fondi di garanzia per il credito alle imprese come le sezioni speciali per l’internazionalizzazione del Fondo centrale di garanzia con 18 altre Camere di commercio (che hanno messo a disposizione 15,6 milioni) e il Ministero Sviluppo Economico. C’è poi Confiducia fondo straordinario di co e controgaranzia del sistema Camere di commercio lombarde e Regione Lombardia, da 51 milioni, che ha attivato un miliardo di euro contrastando la stretta creditizia. Anche Federfidi Lombardia ha siglato un accordo con il Fondo Europeo Investimenti sostenuto con 5 milioni dalle Camere di commercio lombarde, costituendo un fondo di garanzia che controgarantisce i confidi a vantaggio delle nuove imprese: sono state concesse garanzie solo nell’area milanese per 14 milioni a copertura di 28 milioni di crediti. C’è poi l’iniziativa Sblocca Crediti, coi Comuni Italiani e Unicredit, con cui sono stati dati a 23 imprese contributi per oltre un milione a fronte di crediti vantati nei confronti dei comuni. Il Bando Credito 2012 ha permesso di erogare contributi in abbattimento tasso e a fondo perduto a 263 imprese, di cui 58 attive da meno di 18 mesi.